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Quando il dialogo supera l’odio: da Fiesole un messaggio di pace

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Descrizione breve
Giovedì 11 dicembre, alle ore 17.30, nella Sala del Basolato in Piazza Mino 26 a Fiesole, si terrà l’incontro pubblico “Il coraggio di dialogare. Un sogno per la città, un sogno per la pace”, un momento di confronto dedicato al dialogo, alla riconciliazione e alla costruzione di comunità e di umanità.
Data:

9 Dicembre 2025

Tempo di lettura:

2 minuti

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Copertina libro
Copertina libro

Descrizione

Giovedì 11 dicembre, alle ore 17.30, nella Sala del Basolato in Piazza Mino 26 a Fiesole, si terrà l’incontro pubblico “Il coraggio di dialogare. Un sogno per la città, un sogno per la pace”, un momento di confronto dedicato al dialogo, alla riconciliazione e alla costruzione di comunità e di umanità.

 

Nel corso dell’incontro verrà presentato il libro “Mio padre, tuo padre. Due uomini contro l’odio del conflitto israelo–palestinese” De Agostini Libri (2025) di Carola Benedetto e Luciana Ciliento. Il volume racconta la storia vera e straordinaria di Rami Elhanan, israeliano, e Bassam Aramin, palestinese: due padri che – dopo aver perso le loro figlie, Smadar e Abir, uccise dal conflitto – hanno saputo trasformare il loro dolore in impegno per la pace tra i popoli, entrando a far parte, insieme ad altri cittadini palestinesi e israeliani, dell'Associazione Parent's Circle che raccoglie i familiari delle vittime del conflitto. Un messaggio di pace che da anni attraversa il mondo e che sarà testimoniato anche attraverso un intervento video dei due protagonisti.

 

 

Con le due autrici intervengono:

Cristina Scaletti, sindaco di Fiesole

Bernard Dika, sottosegretario alla Presidenza della Regione Toscana

Padre Bernardo Gianni, Abate di San Miniato al Monte

In video: Rami Elhanan e Bassam Aramin

 

Il dibattito sarà coordinato da Paolo Verri, direttore scientifico della candidatura Fiesole Toscana 2028.

 

“Questa iniziativa tocca profondamente il cuore della nostra comunità - ha dichiarato il sindaco di Fiesole Cristina Scaletti - . La storia di Rami e Bassam ci ricorda che, anche nel dolore più ingiusto, è possibile scegliere il dialogo. È un atto di coraggio, forse il più grande, perché significa credere che l’essere umano può ancora trovare nell’altro un compagno di strada, non un nemico. Fiesole vuole essere un’agorà moderna: un luogo dove le differenze si incontrano, dove le parole costruiscono ponti e dove la pace non è un’utopia, ma un impegno quotidiano. È questo lo spirito che anima anche la nostra candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028: fare della cultura uno strumento di dialogo, di crescita e di speranza”.

 

Durante l’evento sarà consegnato alla cittadinanza il dossier di candidatura, un passaggio simbolico e partecipato nel percorso verso Fiesole Toscana 2028. 

 

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

 

Ultimo aggiornamento:

10/12/2025, 11:19